Il borgo di Cava de’ Tirreni, noto oggi come Borgo Scacciaventi, affonda le sue radici in una storia antichissima, risalente all’XI secolo.
La crescente fama dell’Abbazia Benedettina richiamò gli abitanti delle aree circostanti, dando origine a un villaggio fortificato, il Corpo di Cava, che restava sotto l’autorità abbaziale. Con il tempo, tuttavia, l’Abbazia fu costretta a rinunciare ai diritti feudali, e le attività economiche e amministrative si spostarono a valle, dando vita al Borgo di Cava. Lungo le sue strade sorsero numerose botteghe artigiane, protette dai caratteristici portici, progettati per riparare le merci dalle intemperie.
Cava continuò a crescere, attirando nuove attività e sviluppando un fiorente artigianato.
Con il tempo, il borgo prese il nome di Borgo Scacciaventi, in onore di una delle prime famiglie che vi si stabilirono. Tra il XV e il XVI secolo, l’artigianato cavese raggiunse il suo apice, diventando celebre in tutto il territorio napoletano e salernitano per la tessitura, la tintura delle stoffe e la produzione di lana e seta.
Nel Cinquecento, grazie alla sua posizione strategica, il Borgo Scacciaventi divenne un crocevia del commercio. In Italia meridionale per la presenza dei portici, il borgo si affermò come un importante centro di scambio e sviluppo economico, rendendo indimenticabile la sua storia.