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Santuario S. Francesco e S. Antonio

Il santuario di San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio da Padova rappresenta uno dei luoghi storici e religiosi più rilevanti di Cava de’ Tirreni, con una storia che risale al 1500. La sua fondazione fu voluta per ospitare e sostenere gli studenti di studi ecclesiastici che non potevano permettersi di vivere nella capitale del Regno di Napoli. Questo luogo di culto, oltre a custodire il messaggio francescano, ha attraversato secoli e vissuto eventi che ne hanno trasformato più volte la struttura e la funzione.

La chiesa, consacrata nel 1544 e inizialmente dedicata a santa Maria di Gesù, è stata successivamente dedicata a san Francesco d'Assisi e sant'Antonio di Padova. Sin dalla sua costruzione, il santuario si impose come un punto di riferimento religioso e culturale. Nella piazza antistante, in passato, troneggiava una maestosa fontana a base quadrata con ripiani ottagonali e sommità a piramide, oggi purtroppo scomparsa.

Nel 1600, il complesso raggiunse il suo massimo splendore, fungendo da centro di spiritualità e diffusione della tradizione francescana. I frati, ispirati dagli insegnamenti di San Francesco, mantennero viva la tradizione del presepe, allestendolo lungo un’intera navata della chiesa fino agli anni Ottanta.

All'interno, la chiesa presenta un altare marmoreo del XVIII secolo nel transetto, opere scultoree cinquecentesche, un coro ligneo del 1534 di Giovan Marino Vitale e un organo Tamburini del 1960. La navata conserva il monumento funebre del generale Pietro Carola del 1668. La facciata principale presenta il portale e i battenti lignei del 1528 realizzati da Giovan Marino Vitale e Marcantonio Ferrari.

Purtroppo, nei secoli successivi, la struttura fu colpita da una serie di eventi distruttivi. I primi furono ì i terremoti del 1688 e del 1694, che danneggiarono gravemente la chiesa, in particolare il soffitto dell’altare maggiore e il campanile. Nel XX secolo, l’11 Settembre 1943, durante lo sbarco degli Alleati a Salerno, il santuario subì pesanti bombardamenti, con conseguente crollo del soffitto a cassettoni dorati, la distruzione dell’organo e di numerosi affreschi e tele risalenti al Seicento e Settecento. L’ultimo evento catastrofico per la struttura fu il terremoto dell’Irpinia, nel 1980, che causò la chiusura e il parziale abbandono del Santuario.

Ogni volta, però, la comunità e i frati hanno ricostruito il complesso, in particolare negli anni Sessanta dopo la guerra e, più recentemente, dopo il sisma del 1980.

Adiacente al Santuario, si trova ancora oggi il convento dei frati minori, che custodisce una preziosa biblioteca e il presepe monumentale. I frati si occupano anche di attività caritatevoli per i cittadini più bisognosi grazie al loro centro di accoglienza Casa del Pellegrino e la Mensa dei Poveri.

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Presepe Monumentale e il Museo

Il presepe ha sempre rappresentato una tradizione centrale per i frati francescani. Oggi, in un’ala del convento, è visitabile un percorso presepiale permanente di circa 1000 metri quadrati, che include: presepi settecenteschi napoletani e orientali; collezioni di pastori, statue e animali dal 1600 fino ai giorni nostri; le antiche statue dei Re Magi, di straordinaria bellezza.

Il santuario ospita anche un museo liturgico, con oggetti preziosi e voti offerti dai fedeli e dai frati in onore dei santi Francesco e Antonio.

Informazioni  Utili

Informazioni Utili

  • Parcheggi
    Parcheggi

    Trincerone Coperto: 5 min a piedi

    Via Schreiber: 5 min a piedi

    Via Trara Genoino: 2 min a piedi

  • Mezzi Pubblici
    Mezzi Pubblici

    Linee: 4 - 9

  • Accessibilità
    Accessibilità

    Accessibile alle persone con disabilità motorie

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