Orari
Lunedì - Sabato
7.15 - 12.00 || 17.00 - 20.00
L’origine del culto alla Beatissima Vergine dell'Olmo risale all’XI secolo, secondo una leggenda tramandataci dallo storico cavese Agnello Polverino.
Secondo la sua storia, in una notte oscura, i pastori di Mitigliano e S. Adiutore, due località della città, notarono uno straordinario bagliore nella valle, simile a numerose fiaccole luminose. La visione, ripetutasi per diverse notti, fu ritenuta miracolosa e riferita all’Abate del Monastero della Santissima Trinità, Pietro.
Egli inviò alcuni testimoni, che confermarono il fenomeno. Deciso a scoprire la verità, l’Abate si recò solennemente sul luogo e vide una luce stabile che illuminava l’immagine della Madonna tra i rami di un olmo. La Vergine, di colore bruno, con un manto azzurro e il Bambino Gesù tra le braccia, apparve circondata da fiammelle luminose e dai rami dell’albero.
Tutti i presenti, colmi di devozione, venerarono l’immagine come un segno divino. Fu così che il 21 maggio del 1672, la città di Cava de' Tirreni, per mezzo dei suoi Amministratori, dichiarò che la Beatissima Vergine dell’Olmo fosse la Patrona della Città, la cui festa cade ogni 8 Settembre.
È proprio alla Madonna dell’Olmo che è dedicata la Basilica Pontificia di Santa Maria Incoronata dell’Olmo. La Basilica, la cui costruzione risale al 1482, si compone di una navata con piccole cappelle laterali, caratterizzata da un soffitto dipinto raffigurante episodi della vita di San Francesco di Paola. Risalente al 1683, il soffitto è un’opera magnifica del pittore Michele Ragolia, di origini palermitane.
La Cappella del Sacro Cuore di Gesù che affianca la Basilica è stata fino al 1924 è stata la custode del quadro della Madonna dell’Olmo. Tale Cappella possiamo definirla un gioiello di arte, ricca di un altare di marmo multicolore.
Adiacente alla Basilica troviamo il Convento dei Minimi, adornato da un chiostro del Cinquecento – sede di concerti – e la Casa dei Padri dell’Oratorio, il quale ospita la Biblioteca e attività giovanili e parrocchiali.
La realizzazione dell’altare fu affidata allo scultore Francesco Jerace, originario di Polistena, in provincia di Reggio Calabria. Jerace ideò un maestoso olmo in bronzo, collocandolo nel presbiterio sopra la mensa e il ciborio. Al centro dell’intreccio dei rami pose l’immagine della Madonna, fulcro dell’opera. Ai piedi dell’albero bronzeo, dispose le statue marmoree di quattro santi: San Adiutore, primo vescovo di Cava; Sant’Alferio, fondatore dell’Abbazia benedettina; San Francesco di Paola, fondatore dell’Ordine dei Minimi; San Filippo Neri, fondatore della Congregazione dell’Oratorio. Il caratteristico trono piacque e nel 1924 il quadro della Vergine dell’Olmo trovò la sua collocazione definitiva.
Lunedì - Sabato
7.15 - 12.00 || 17.00 - 20.00
Trincerone Coperto: 5 min a piedi
Via Schreiber: 5 min a piedi
Via Trara Genoino: 2 min a piedi
Linea: 4 - 9
Accessibile alle persone con disabilità motorie