L’Eremo di San Martino, fondato nel IX secolo, è una testimonianza di fede e storia a Cava de’ Tirreni. Inizialmente noto come "Monasterium Sancti Martini de Forma", era strettamente legato all’Abbazia della SS. Trinità. La sua importanza crebbe grazie a significative donazioni, come quella del conte Guaiferio nel 1079, che incluse parte della chiesa. Nel 1082, Pietro I Pappacarbone, abate dell’Abbazia, vi edificò un’infermeria e un oratorio per i monaci.
Dopo un lungo periodo di prosperità, l’eremo subì un graduale declino, culminando con il suo abbandono nel 1580. Successivamente, passò sotto diverse amministrazioni fino a essere gravemente colpito dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e dalle scosse del terremoto del 1980. Per decenni rimase in stato di abbandono.
Nel 2015, grazie a un accurato restauro, l’eremo riaprì al culto. Recentemente, un progetto di riqualificazione ha permesso il recupero dell’intero complesso, valorizzandolo come importante sito storico e religioso, simbolo della tradizione e della resilienza del territorio.